Un viaggio da Nord a Sud nei laboratori d’eccellenza artigianale, dal Piemonte alla Sicilia, alla scoperta dei luoghi del bello e del ben fatto.
Ringraziamo il fotografo Giulio Ghirardi e per le foto del laboratorio Lis Furlanis ha scattato Marta Milanese
Il 24 e il 25 ottobre torna per la quarta edizione ApritiModa, l’iniziativa ideata dalla giornalista Cinzia Sasso, che mette in mostra quanta bellezza e quanta bravura si nasconde dietro le creazioni del made in Italy che tutto il mondo invidia.
Per un intero weekend famose maison e raffinate aziende artigianali apriranno le porte dei loro laboratori e atelier dove prendono forma le idee e nascono i prodotti.
Sono oltre 70 le aziende che aderiscono al progetto, patrocinato dal Mibact, dal Fai, da Altagamma e da Confindustria Moda, e che accoglieranno gratuitamente il pubblico in luoghi solitamente non accessibili. In eleganti palazzi, o dentro vecchie fabbriche reinventate, in piccoli laboratori o sartorie teatrali dove mani esperte tagliano, cuciono, tessono, ricamano e realizzano veri e propri capolavori.
Dal capannone a Gonars in provincia di Udine dove Massimo e Cristina realizzano a mano le scarpez (friulane), con copertoni di biciclette, sacchi di iuta e scampoli di tessuti di tutti i tipi, all’antico setificio fiorentino in provincia di Firenze dove le donne lavorano ancora con il rocchetto e il rumore dei telai è incessante.
C’è la Maestra sarda Chiara Vigo che tesse il bisso, la seta del mare, e il laboratorio di Pino Grasso dove prendono forma i ricami più preziosi da tre semplici strumenti, un telaio, un ago e un uncinetto.
E poi il cappellificio in Piemonte dove nascono i cappelli Borsalino che il cinema ha reso oggetto del desiderio, il lanificio Paoletti a Follina, le scarpe in cuoio su misura, vere e proprie opere d’arte, realizzate da Stefano Bemer a Firenze, solo per citarne alcuni.
Un viaggio attraverso la bellezza della manualità, della capacità artigianale e del saper fare bene che caratterizza la nostra storia e la nostra cultura.
Non mancano le sedi dei grandi brand della moda italiana: Prada in Toscana, Dolce e Gabbana in provincia di Padova, Fendi con il progetto Hand in Hand che in 5 diverse location celebra la sua iconica borsa Baguette rivisitata in collaborazione con artigiani italiani d’eccellenza.
Non mancheranno le sartorie teatrali: dalla Fenice alla Scala, dal Maggio musicale fiorentino al teatro di Bologna.
Per contenere l’epidemia di Coronavirus le visite si svolgeranno a numero chiuso e su prenotazione così da garantire il rispetto delle misure di tutela, basta entrare sul sito www.apritimoda.it e scegliere a quale storia affezionarsi.