La storia di un artista che dipinge le pareti esterne del suo studio con tutto l’amore per la sua isola

“… ma la mia Burano fu, e resta, quella quotidiana:
di povere case aperte sull’acqua silenziosa
e di umile gente sparsa per le calli e sulle fondamenta;
pallide fanciulle chine sul tombolo,
rudi pescatori di laguna dai miti occhi bruciati dal salso,
donne che stendono il bucato nei campielli.
Un mondo che nello splendore dei giorni sereni
si trasfigurava in un luogo di meraviglie”.
– Pio Semeghini

Storiedichi_Burano_cosa_vedereBurano – L’isola di Burano è conosciuta da tutti per le sue case colorate e variopinte, per i sui merletti, per i pittori che dipingono lungo le calli. A quest’isola, dove il tempo scorre con il mutare delle stagioni, sono particolarmente legato.

Chi vive a Burano ha l’impressione di muoversi in una “bolla di colore”: ogni abitazione, ogni angolo è un’esplosione di colori. I gialli, i rossi, gli azzurri, i verdi creano un equilibrio di tinte e di cromaticità unico al mondo.

Poco distante dalla Piazza Baldassarre Galuppi, che prende il nome dal suo illustre concittadino, famoso musicista rinascimentale, ci si imbatte in una casa unica nel suo genere. Le pareti esterne sono affrescate con murales che il proprietario, un artista, ha dipinto per raccontare ai passanti storie di vita quotidiana dell’isola.
L’acqua alta, il campanile con la chiesa, la laguna con i pescatori, i campielli animati dalla gente, i canali con le barche da pesca.
Storiedichi_Burano_cosa_vedereUn grande murales “naïf” a cielo aperto, nato dalla fantasia e dalla creatività di questo artista isolano, che ha trasformato il suo studio di pittore in una vera attrazione per chi la visita e la fotografa.
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Il mio incontro con Gianfranco Rosso a Burano

Storiedichi_Burano_cosa_vedereStoriedichi_Burano_cosa_vedereGianfranco Rosso è un vecchio amico, a lui mi legano anni di impegno comune nell’isola di Burano.
È passato molto tempo dal nostro ultimo appuntamento e, conoscendo la sua passione per la pittura, sono andato a trovarlo nel suo studio per parlare un po’ con lui, fargli qualche fotografia e farmi raccontare di questa sua passione per la pittura.
Oggi Gianfranco ha 80 anni, è nato nel 1941. A Burano lo conoscono tutti, è una persona umile di cultura e disponibile, che della sua passione artistica ha fatto un progetto di vita.

Ci salutiamo come due vecchi amici che si incontrano dopo diverso tempo, subito mi invita a entrare nel suo studio dove è intento a dipingere il quadro di un rio di Burano. Scambiamo qualche parola ricordando i vecchi tempi, ma la mia curiosità va oltre, a quei muri dipinti, che hanno ripreso vita grazie alle sue mani di artista.
Storiedichi_Burano_cosa_vedereCerco di capire come la creatività e la vena artistica possano averlo spinto a dipingere le pareti esterne dello studio come fosse la grande tela di un quadro, da riempire con racconti di vita quotidiani di questa comunità. La pittura di Gianfranco Rosso si discosta parecchio dai canoni tradizionali, è quasi “naïf”, sembra uscire da un mondo fantastico, dalle sue emozioni più intime, più profonde, per trasformarle poi in scene di un mondo incantato rimasto immutabile.

L’infanzia di Gianfranco Rosso e i suoi esordi nella pittura a Burano.

Mi chiedo con curiosità da dove possa arrivare questa passione per la pittura e come mai Gianfranco Rosso abbia deciso di affrescare le pareti della casa in modo così unico e personale. La risposta è molto comune, qui a Burano, sembra quasi che tutto sia nato in un momento preciso.Storiedichi_Burano_cosa_vedere

Storiedichi_Burano_cosa_vedereMi racconta: “Vedi Aldo, ero ragazzino e Burano era frequentata da pittori importanti, Silvio Consadori, Velani Marchi, Mario Signori, Carbonari, li vedevo dipingere lungo le rive, nei campielli, e così ho coltivato questa bellezza. Non ho studiato ma ho imparato guardandoli mentre dipingevano, e da lì non ho più smesso”.

È bello sapere che questa matrice accomuna la creatività di molti pittori dell’isola, non è un caso che Burano sia considerata da sempre l’isola dei pittori.

Gianfranco Rosso mi racconta che, prima di diventare il suo atelier di pittura, questa abitazione era un magazzino.

Le pareti dello studio sono arredate con i suoi quadri, sono piene di cornici, e si sente un odore forte e intenso di colori a olio, che l’artista quotidianamente utilizza per ritirarsi a dipingere in silenzio e in santa pace.Storiedichi_Burano_cosa_vedere

Gianfranco Rosso è una di quelle persone di cui oggi il mondo ha bisogno perché con i suoi colori accende la speranza e porta una ventata di gioia, in un mondo che diventa sempre più grigio e omologato. Fa vivere i suoi personaggi in un mondo governato dal colore e dalla fantasia.
In quei Murales, nei suoi quadri, puoi vedere la vita, la spensieratezza dell’infanzia. Lui è rimasto cosi, un artista naif che su tele e muri dipinge la favola della sua vita e dell’isola dove abita e vive.