Passione e tenacia, anche in tempo di Covid, tengono viva la passione di un artigiano di montagna
Auronzo di Cadore (Belluno) – Amo il Cadore: è una passione viscerale. Amo i suoi boschi, le montagne, i borghi, i paesi, le contrade e i colori della natura.
Amo anche la sua gente, coriacea, silenziosa, gentile, sempre con il sorriso in bocca, disponibile a raccontarsi e a parlarti di una vita difficile, in una montagna che si sta spopolando lentamente, piegata dalla difficile quotidianità del vivere.
Per chi è appassionato di fotografia come me, non può esserci posto migliore dove dar libero sfogo al piacere di cogliere i colori dei cambi di stagione, dei tramonti e delle albe, nel silenzio quasi religioso che solo la “madre terra” ci sa regalare.
Da anni passo le mie vacanze a Auronzo di Cadore, località stupenda con il lago che si estende lungo tutto il paese. Da qui è facile raggiungere posti meravigliosi, come le Tre Cime di Lavaredo, Misurina e altri piccoli borghi “gioiello”.
Ho conosciuto Gaspare Tabacchi e sono entrato nel suo negozio “La Bottega della Fantasia”, che si trova al centro di Auronzo. In negozio, oggi vende vende sculture in legno e, fino a qualche anno fa, vendeva anche oggetti di stoffa, come grembiuli e borse, prodotti dalla moglie.
Gaspare è un artigiano, lavora il cembro – un pino tipico delle Alpi, il cui legno pregiato è usato soprattutto per le sculture – e ogni giorno lo puoi trovare nella sua bottega, disponibile e gentile, intento a scolpire oggetti di ogni tipo e forma.
Gaspare, con molta semplicità, racconta: “ La mia passione per la scultura è nata circa 30 anni fa, tramandata da mio papà e mio zio, che mi hanno insegnato, quando ero bambino, il loro mestiere. Costanza, entusiasmo, pazienza e tenacia sono le basi per fare meravigliose sculture in legno e, pur facendo questo lavoro da molti anni, sento che ogni giorno posso imparare qualcosa”.
“Ho aperto il mio negozio diversi anni fa insieme a mia moglie. Ma di questi tempi, con la crisi dovuta al Covid-19, che ha fermato il turismo, non è facile portare avanti un’attività”, mi confessa Gaspare. “Io vado avanti, non tanto per l’aspetto economico. So solamente che quando mi trovo in negozio e lavoro, mi sento realizzato perché questo è il mio mondo”.
Una grande lezione di vita, in tempi difficili come questi, che ci insegna a non abbandonare mai i propri sogni e obiettivi.
Ci salutiamo mentre continuo a fotografare ogni dettaglio della Bottega della Fantasia di Gaspare, che profuma di legno fresco. Da oggi avrò un motivo in più per tornare in questi luoghi di montagna ricchi di eccellenze silenziose.
“Abbiamo bisogno di contadini, di poeti,
di gente che sa fare il pane,
di gente che ama gli alberi e riconosce il vento”
Franco Arminio