Dalla voga alla veneta all’attività artigianale, una storia di passione per Venezia e le sue tradizioni

Venezia – Quando arrivo all’appuntamento a Palazzo Falier, a Venezia, Anna Campagnari mi accoglie con un sorriso e mi mostra, all’ingresso, decine di bandiere colorate ben disposte sulle pareti e un gondolino, imbarcazione tipica della tradizione veneziana.

storiedichi-bandiere-fatte-a-mano-regate 6 Anna Campagnari è nata e cresciuta a Venezia, a San Tomà, figlia di genitori veneziani che le hanno tramandato la passione per la voga.

“Nella mia famiglia – dice con orgoglio –  prima di contare si impara a nuotare!”

Il primo approccio è stato con la “voga alla veneta” alla Reale Società Canottieri Bucintoro, società storica di canottaggio, fondata a Venezia nel 1882. Durante una regata, ha incontrato l’uomo che è poi diventato poi suo marito, il vogatore pluripremiato Marino Almansi, e la tradizione della voga alla veneta è stata portata avanti da una delle figlie, Elena Almansi, vogatrice professionista.

storiedichi_bandiere-fatte-a-mano-venezia 11 (4)Fino a qualche anno fa, durante le regate, Anna Campagnari svolgeva il ruolo di timoniere, impartendo ordini con un tono di voce particolarmente alto e, per questo, i colleghi, scherzando, le dicevano sempre: “Urli come un’anatra!”. Da lì, amici e familiari hanno iniziato a chiamarla “Anareta”, soprannome che poi è diventato lo spunto per il logo della sua attività imprenditoriale.

storiedichi_bandiere-fatte-a-mano-venezia 11 (5)Anna Campagnari, infatti, realizza e decora a mano le bandiere per le regate nella laguna di Venezia. L’attività è iniziata dieci anni fa, quasi per caso, quando il proprietario di un negozio di bandiere stampate, che si trovava vicino a casa sua, decise di abbandonare a causa dei bassi guadagni.

In quel momento, Anna Campagnari, in ricordo della mamma sarta e delle bandiere che insieme a lei preparava ogni anno per la “regata delle Befane”, ha preso in mano l’attività e ha iniziato a produrre bandiere fatte a mano, con il logo che riproduce il profilo dorato di una papera, un'”Anareta”, ispirata al suo soprannome.

Le bandiere di Anna Campagnari vengono tagliate, cucite e disegnate con le tecniche apprese dal figlio del fondatore della famiglia De Cal, famosa tra la fine ‘800 e inizi ‘900 per la produzione di  bandiere artigianali.

storiedichi-bandiere-fatte-a-mano-regate 3Ogni bandiera di “Anareta” è unica, composta da tre strati di raso tagliati con le forbici, con la parte superiore di un colore e il retro bianco. Il disegno e le scritte vengono preparate su un bozzetto a matita e poi colorate direttamente sul raso.

Per la base del disegno, si utilizzano colori per tessuti, lavabili e adatti per essere stirati; per i dettagli, le scritte o le decorazioni, i pennini a china; con il mordente si creano le ombre e, infine, si passa uno strato di vernice.

Guardando da vicino le bandiere di Anna Campagnari è facile intuire che ha una predilezione per le scritte con i caratteri tipici di metà ‘900. Completano la bandiera l’asta e il puntale,  quest’ultimo viene prima tornito a mano, poi dipinto di color oro e messo in cima.

storiedichi_bandiere-fatte-a-mano-venezia 11 (7)Le bandiere di Anna Campagnari sono utilizzate per le regate che si tengono nella laguna di Venezia: la “Regata Storica”, quella di Mestre, di Sant’Erasmo, di Pellestrina, di Murano, di Malamocco, il “Redentore”, solo per citarne alcune. Per tradizione, ogni membro di un equipaggio che vince una regata, riceve in premio una bandiera: “Se una persona vince un premio – mi racconta con orgoglio – deve vincere una cosa bella!”. storiedichi_bandiere-fatte-a-mano-venezia 11 (3)

storiedichi-bandiere-fatte-a-mano-regate 8Tutte le bandiere hanno un simbolo diverso, a seconda della regata che rappresentano. Il leone di San Marco, per esempio, viene riprodotto per la “Regata Storica”, mentre, per quella di Burano, il campanile dell’isola viene disegnato insieme al ferro della gondola o alla prua della “mascareta” o del “pupparino”, imbarcazioni tipiche della laguna simili alle gondole. 

Oltre alla produzione di bandiere, Anna Campagnari ha confezionato, negli anni, cuscini per le gondole, utilizzando lo stesso materiale impermeabile delle bandiere, e i gonfaloni, orizzontali e verticali, realizzati solitamente su commissione per privati o come dono in occasioni ufficiali, in commemorazioni o gemellaggi tra Venezia e altre città. 

storiedichi-bandiere-fatte-a-mano-regate 9Dietro la macchina da cucire con la quale Anna Campagnari abitualmente confeziona le bandiere, noto un dipinto di Venezia ancora da finire e scopro che nel tempo libero le piace dipingere e che non ha mai abbandonato la voga, che pratica con la squadra dell’Università di Venezia, con la quale ha vinto diversi titoli mondiali nella disciplina di origine cinese “dragonboat”, dal nome della barca a forma di drago. 

storiedichi-bandiere-fatte-a-mano-regate 1Quando ci salutiamo, sento di aver imparato molto sulle bandiere e ci lasciamo con la promessa di andare a vogare insieme!