Gli scatti di Cory D’Orazio nel quartiere che cresce con la speranza

Cory D'Orazio | Storie di chiA Cape Town, in Sudafrica, ho conosciuto il fotografo statunitense Cory D’Orazio. In una “PechaKucha Night“, organizzata in un locale del District Six, aveva pochi minuti per raccontare la sua recente esperienza fotografica a Nairobi, la capitale di un paese, il Kenya, che una parte del mondo conosce per le sue spiagge, i suoi palazzi, gli emozionanti tramonti sulla savana e i safari, e un’altra parte per le sofferenze di una popolazione che patisce la carenza di acqua, per i parti difficili di giovani madri che muoiono urlando, per i sanguinosi conflitti etnici e le baraccopoli che nei centri urbani esplodono di sporcizia, povertà e analfabetismo.

Quando un fotografo arriva a Nairobi, al pari di un turista, scatterebbe immagini a ogni angolo, sfidando anche gli sguardi non sempre compiacenti dei suoi abitanti. I bambini con gli occhi da grandi, le case decadenti, le strade dissestate e i mercati dove la vita scorre ogni giorno in un fiume caldo di suoni e colori: tutto può diventare fotografia. Perché molto, di questo “tutto”, è attraente e diverso da ciò a cui siamo abituati.

Nella stessa Nairobi in cui era già stato tre volte, per fotografare i bambini di strada e la vita nelle baraccopoli, Cory D’Orazio è tornato per raccontare le relazioni fra genitori e figli in un contesto che i luoghi comuni su questa città mettono in secondo piano. Per conto della ONG All I can be world, ha fotografato e intervistato la “middle class” che cresce nella comunità di Embakasi, a sud est di Nairobi. Le sue immagini raccontano le storie di cinque famiglie che pur avendo vissuto anni all’estero e avendo fratelli e zii sparsi fra l’Europa e gli Stati Uniti, hanno deciso di vivere qui, a Nairobi, sfidando criminalità e corruzione per restare nell’unico luogo che riescono a chiamare “casa”.

Provengono tutti dalle zone rurali del Kenya ma avendo avuto i mezzi per studiare e formarsi all’estero, sono riusciti a investire in una professione e assicurare un futuro sereno ai propri figli. Nelle immagini di Cory, Diana e sua figlia Ashanti sorridono da un salone di bellezza; John e il figlio George dagli scaffali di un centro commerciale; Phoebe fa capire di aver lasciato il suo lavoro da make up artist per dedicarsi al cibo; Famina abbraccia il figlio mentre racconta i viaggi di suo marito, un fotografo freelance, in giro per il mondo.

“Ho speso tanto a tempo a parlare con kenioti desiderosi di emigrare, di andarsene, di cambiare vita, di fare qualsiasi cosa purché lontano da qui – dice Cory – Grazie a queste famiglie ho visto il Kenya come un paese con la speranza concreta di migliorare e guardare avanti”.

Cory D’Orazio è un fotografo statunitense, attualmente vive a Cape Town, in Sudafrica. Si è laureato in arte multimediale e design alla James Madison University (Virginia) e lavora nella sezione marketing e comunicazione della Grassroot Soccer, una ONG specializzata nella prevenzione del virus HIV/AIDS.  La sua passione per la fotografia di viaggio lo ha accompagnato in cinque continenti e oggi chiama “casa” il Sudafrica.